
4 CONCERTI D’AUTUNNO 2017
Il Castello di Poreta in collaborazione con il Festival Pianistico di Spoleto presenta anche per l’autunno 2017 una serie di quattro appuntamenti in cui si sposeranno in maniera quanto mai armonica musica, cucina e paesaggio. Dal magnifico panorama che accoglie il pubblico, alle delizie della musica nella splendida Chiesa di Santa Maria della Misericordia e fino alla ricercata cucina del ristorante. Immersi nella natura e nella storia, partecipare ad uno degli appuntamenti dei Concerti d’Autunno al Castello di Poreta è una esperienza che non si lascia facilmente dimenticare. Se poi il cartellone musicale propone appuntamenti come quelli del programma 2017, allora c’è da non prendere impegni per le prossime quattro domeniche così da non correre il rischio di perdere anche solo un minuto di tanta bellezza.
Nei quattro concerti, in modi diversi, sarà comunque sempre protagonista il pianoforte. La serie inizierà Domenica 22 Ottobre con Water Wires, proposta quanto mai interessante di Eleonora Beddini al pianoforte e Giorgio Bertinelli al live electronics. Quindi sarà la volta della Musica d’oltreoceano, musica colta del Sudamerica proposta dalla pianista Fiorella Rambotti nel concerto di Domenica 29 Ottobre, che ci farà scoprire autori e composizioni alle volte poco considerati, ma capaci di opere emozionanti e di elevato spessore artistico in cui si mescolano alla perfezione la tradizione colta europea e quella latina. Il grande repertorio classico al centro del programma del terzo appuntamento, Domenica 5 Novembre, quando Il Trio Ars et Labor – violino, violoncello e pianoforte – proporrà due dei massimi capolavori scritti per questa formazione da Beetovhen e Schumann. A chiudere gli appuntamenti dei 4 Concerti d’Autunno 2017, Domenica 12 Novembre, ci sarà la prima esecuzione assoluta dell’ultima opera discografica del pianista Egidio Flamini affiancato in questo suo Il codice del silenzio dalla voce recitante di Graziano Sirci.
I concerti saranno tutti seguiti da un aperitivo. Non si tratterà di un mero momento conviviale, ma di un seguito e parte determinante dell’esperienza visto il “concept” del Ristorante del Castello di Poreta e di chi lo gestisce. Leggete più in basso in questo stesso post la parte riservata alla descrizione del Ristorante.
Il biglietto di €15,00 e comprenderà ingresso al concerto più aperitivo.
Ingresso gratuito invece per chi prenoterà per cenare dopo il concerto, con menù alla carta, presso il Ristorante del Castello.
Per prenotazioni e ulteriori informazioni ci si può rivolgere ai numeri 0743788039 o 3288639570, scrivere una email a info@castellodiporeta.com o visitare il sito www.castellodiporeta.com.
Quattro Domeniche da non perdere dunque, da passare gratificando l’anima e celebrando la Bellezza dell’Autunno.
IL CALENDARIO DEI CONCERTI


IL PANORAMA
Non servono parole, è sufficiente ammirare l’immagine che fa da intestazione a questo post.
IL RISTORANTE
Bio
La nostra proposta culinaria vuole essere la naturale continuazione dell’opera che stiamo portando avanti con l’Orto Biologico Ariel di Foligno ovvero produrre frutta e verdura seguendo i dettami dell’agricoltura biologica. Nel pieno rispetto della natura i prodotti dell’orto vengono coltivati con tecniche naturali.
Territorio
La spesa consapevole è fatta per noi di passeggiate tra i banchi del mercato, di tempo speso alla scoperta e alla ricerca di prodotti, produttori e qualità e di un territorio che si rivela spesso un po’ più vasto del sospirato chilometro zero e quindi si concilia poco e male con la frenesia e gli impegni quotidiani.
Ric
erca
Ecco dunque che tutti i piatti che troverete nel ristorante sono preparati partendo da materie prime da agricolture e allevamenti biologici. Per gli altri prodotti è stata fatta un’attenta ricerca per poter offrire le migliori realtà Dop e Igp del territorio.
LA STORIA DEL CASTELLO DI PORETA
Posto sulla cima di un pendio a 470 metri di altitudine, il medievale Castello di Poreta si presenta oggi come un recinto di forma poligonale quasi interamente conservato. Fornito di due entrate – la prima verso valle, in direzione del sottostante borgo abitato, la seconda a mezza costa e prossima alla Chiesa di Santa Maria della Misericordia – il Castello conserva, all’interno delle alte mura, un uliveto secolare disposto a terrazze, dove ancora si scorgono le rovine di antiche abitazioni.
Là dove ora sorge il Castello di Poreta, anticamente vi era una villa, divenuta solo verso la fine del 1200 un borgo fortificato. Verso la seconda metà del 1400, causa le frequenti scorribande di compagnie di ventura, intorno all’antico borgo venne eretta una cinta muraria. Nacque così, secondo la più tipica tradizione dell’Italia centrale, un vero e proprio agglomerato urbano formato da alcune decine di abitazioni addossate l’una sull’altra. Tale borgo divenne il vero e proprio punto focale di un più vasto insediamento abitativo sparso tra il pendio e la piana di Spoleto. Verso la seconda metà del ‘700, in seguito al violentissimo terremoto del 1703, il Castello venne progressivamente abbandonato. La popolazione, infatti, costruì fuori dalle mura le proprie case, usando le stesse pietre delle precedenti abitazioni ormai distrutte. A seguito di un nuovo sisma avvenuto nel 1781, il vescovo Francesco Loccatelli diede avvio ai consistenti lavori di ristrutturazione della medievale Chiesa di San Cristoforo, costruita posteriormente al Castello nella seconda metà del ‘400 e in seguito intitolata a Santa Maria della Misericordia. La chiesa, ricostruita grazie a numerose donazioni, con una architettura di stampo settecentesco che ne rinforzava le mura modificando l’originaria impronta medievale, venne dedicata a Santa Maria della Misericordia, in virtù del fatto che all’interno vi era custodita un’immagine miracolosa della Madonna, risultata illesa dai danni dei terremoti.
Nel 1828, Leone XII donò alla Cappella di S. M. della Misericordia i terreni interni al Castello, dove un tempo sorgeva il borgo abitato.
Successivamente, nel 1867, a seguito delle leggi di conversione promulgate dal Regno d’Italia, i possedimenti della Cappella di S. M. della Misericordia, contenuti entro le mura del Castello di Poreta, vennero acquistati dalla famiglia Pranzetti che ne ha fino ad oggi mantenuto la destinazione e l’aspetto originario.
